Un libro duro e allo stesso tempo dolcissimo, dal ritmo sincopato,
inizialmente difficile da seguire, devi far mente locale sulle date e
sui nomi per sapere in quale punto della storia sei.
Poi però capisci che questa storia può essere narrata - e compresa - solo in questo modo.
Una storia che unisce la città che più amo al mondo, Londra, e una
cultura che sto imparando a conoscere e ad amare, quella araba. Una
storia che coinvolge, ma mai completamente: ti lascia sempre un po' ai
margini, permettendoti di capire che c'è qualcosa di strano, di non
detto, di lampante ma non esplicito. Qualcosa che intuisci ... e che
finalmente afferri ... un istante prima che ti venga rivelato. Perchè
sì, è semplice, l'hai avuto davanti agli occhi per tutto il tempo,
dovevi solo trovare l'angolazione giusta da cui guardare.
E non si
tratta solo del colpo di scena, ma di tutta un'atmosfera ... che cela e
scopre, come il velo di Pembe e Jamila, che a volte si muove e scopre i
loro lunghi capelli lucenti ... assolutamente uguali.
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