domenica 17 febbraio 2013

Buona fortuna - Barbara Fiorio


"Quando progettavo il mio futuro non avevo previsto di venire contraddetta dalla vita o forse avevo adottato con troppo candore il cliché standard della donna italiana e davo per scontato che a quest’età avrei avuto un lavoro stabile, un marito stabile e una serenità stabile.
E invece."

E' una favola da grandi, questo libro: ce ne sono tutti gli elementi.
C'è il personaggio bello, positivo, ma debole, da difendere: Caterina, la nonna che ognuno di noi ha avuto o vorrebbe aver avuto; c'è il cattivo - o la squadra dei cattivi, come in questo caso, l'avvocato Grondi e, ancor più, gli avvocati Periglio, padre e rampollo; c'è l'innamorato che tradisce e poi cerca invano di fare ammenda; c'è il gatto; ci sono una principessa, una fata e Zorro ... tutti impersonati da Margot, che forse riuscirà a venire a capo della sua vita solo dopo aver iniziato a prendersi cura di qualcun altro ... che non è nè un marito, nè un figlio, nè un gatto ... ma una sconosciuta, Caterina, che ha incrociato la sua strada totalmente per caso e con discrezione; e infine c'è l'eroe, il maresciallo Tommaso Crocetta.
Ma molti sono anche gli elementi di realismo: non tutto si risolve in maniera perfetta, il lieto fine non è così liscio, i cattivi non necessariamente ne escono coperti di fango e i buoni avendo risolto tutti i loro problemi. Anzi.
Perchè, nella realtà, qualche volta bisogna scendere a compromessi; qualche volta i cattivi perdono su un fronte, ma vincono sull'altro; qualche volta si incrociano delle persone, si diventa amici e si fa un pezzo di strada insieme, poi si torna ad essere semplici conoscenti, sfumando in un limbo più o meno profondo. Ma questa è la vita ... 

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